Di seguito parleremo delle principali spezie di
casa nostra, quelle che si trovano nell’area mediterranea.
Cosa
importante è la loro conservazione per salvaguardare il sapore, per
non perdere profumi e aromi. I contenitori per mantenere le spezie
possono essere i vasetti di legno, ceramica o vetro.
Temono il caldo e l’umidità e per questo evitiamo di conservarli in contenitori aperti o sacchetti di plastica. Teniamoli lontano da fonti di calore o da troppo freddo.
Temono il caldo e l’umidità e per questo evitiamo di conservarli in contenitori aperti o sacchetti di plastica. Teniamoli lontano da fonti di calore o da troppo freddo.
Pianta
spontanea sempreverde, le sue foglie sono amare e dal gusto pungente,
di solito vengono utilizzate secche, in alcuni piatti vengono
utilizzate fresche, appena colte dalla pianta. Si presta alla
preparazione di quasi tutti i piatti. Occhi a non eccedere con l’uso.
In particolare per il pesce, anguille,cefali, etc. In piccola
quantità è indicato anche per aromatizzare il sugo.
Basilico
Il
nome basilico deriva dal greco “basilikon”
che significa regale.
Esistono
quattro tipi di basilico:
- genovese - profumo intenso e penetrante
- napoletano - foglie corte e con profumo delicato
- fine - foglie piccole
- mammut - foglie grandi per essiccazione o congelamento
Il
basilico si può utilizzare sia fresco che essiccato ed anche
sott’olio o congelato. Non va soffritto o cotto a lungo, ottimo
aggiunto a crudo. Si può usare per la preparazione di minestre,
minestroni, fresche insalate e per la preparazione di aceti
aromatizzati.
Cipolla
Fondamentale
nella cucina italiana insieme al cugino aglio.
Esistono quattro varietà principali di cipolla:
Esistono quattro varietà principali di cipolla:
- bianca - cipolla estiva, dal gusto dolce
- bionda - cipolla autunnale, dal gusto più forte
- cipollotto - bianco raccolto quando il bulbo è ancora immaturo
- rossa - cipolla invernale, dal gusto forte, ottime quelle di Tropea.
Le
varietà sono molte per forma e dimensioni citiamo alcune e sono:
- Barletta, tipica cipolla per sottaceto - piccola e bianca
- Bianca della regina, tra le prime della stagione
- Verdina di Firenze, ottima se mangiata fresca.
- Argentea di Nocera.
- Ramata di Parma o di Milano, ottime per la conservazione.
Base
per zuppe, frittate e tortini salati. Da usare per soffritti e sughi.
Cruda risulta più digeribile se viene affettata e immersa in acqua e
aceto per un po di tempo, cambiando il liquido.
Dragoncello
o Estragone
La
sua provenienza è dall”Europa meridionale, ha foglie sottili,
appuntite e molto fragranti. Il gusto è simile all'arancia.
Viene
utilizzato per preparare salse, minestre, insaporire piatti freddi e
caldi, insalate, marinate, aceto speziato e mostarda. Ottimo da unire
alla pastella e si può servire fritto.
Erba cipollina
Odora leggermente di cipolla. In cucina si utilizzano le foglie, che vanno finemente tritate. Ottima per preparare frittate, insalate, salse, minestre, piatti di carne e alcuni di pesce. All'estero è usato con fagioli (cannellini o Spagna) o per insaporire formaggi bianchi morbidi.
Odora leggermente di cipolla. In cucina si utilizzano le foglie, che vanno finemente tritate. Ottima per preparare frittate, insalate, salse, minestre, piatti di carne e alcuni di pesce. All'estero è usato con fagioli (cannellini o Spagna) o per insaporire formaggi bianchi morbidi.
Si
ottengono dai piccoli frutti di piante. Esistono
essenzialmente due
tipologie di finocchio:
quello selvatico, conosciuto anche come finocchietto o finocchio
amaro, e quello coltivato, anche chiamato finocchio dolce.
Pur appartenendo alla stessa famiglia, le due tipologie di finocchio,
dolce e amaro, il loro sapori sono leggermente diversi l'uno
dall'altro.
Le specie più diffuse sono:
Le specie più diffuse sono:
- Il Finocchio Bianco Perfezione ,la sua raccolta avviene nei mesi di luglio e di agosto
- Il Bianco Dolce di Firenze
- Il Gigante di Napoli
- Il Grosso di Sicilia
- Il finocchio di Fracchia
- Il finocchio di Parma, varietà invernale, raccolta da settembre.
Il finocchio (foeniculum
vulgare) è una pianta erbacea perenne appartenente alla
famiglia delle Apiacee (anche Ombrellifere). Il suo
alto fusto ramificato, che può raggiungere altezze importanti e può
arrivare a anche a due metri. Le foglie sono verdi ed i
suoi fiori, che compaiono in estate, si manifestano sotto forma di
ombrelle di piccoli fiori gialli; e poi in un secondo momento,
compaiono i frutti (acheni), prima di colore verde e poi grigiastro.
Il finocchio cresce spontaneamente, per questo si parla di finocchio
selvatico. La forma del grumolo distingue il finocchio
maschio dal finocchio femmina.
La
distinzione è determinata dal grumolo, ossia la parte bianca
dell'ortaggio. Il finocchio “maschio” ha una forma molto più
tondeggiante è più corposo, mentre quello “femmina” ha una
forma più allungata e fibrosa. Il primo è adatto ad essere
consumato da crudo, mentre il secondo è meglio consumarlo dopo
averlo passato in forno o in padella.
Il
selvatico è più forte. I semi vengono usati per insaporire sia la
carne (esempio la porchetta) che il pesce, ed anche i salumi.
Ginepro
Cespuglio
mediterraneo le sue bacche color bluastro, molto polpose e dal gusto
particolare intenso. Le bacche fresche sono utilizzate per
aromatizzare la selvaggina, buone con i crauti. Le bacche secche
utilizzate per dare aroma e profumo alla carne per arrosti.
E’
una pianta erbacea fortemente aromatica. Ci sono tante specie
coltivate, tra cui la famosa menta piperita. In cucina viene
utilizzata per la frittate, trippa, e bevande.
La
mentuccia fresca o secca è ottima con un filo di olio su melanzane o
zucchine grigliate.
Origano
E’
una pianta selvatica simile alla maggiorana, le sue foglie piccole,
ovali ed allungate.
Le foglie vanno utilizzate secche. Nella cucina italiana viene utilizzato per la pizza, o per salse e sughi a base di pomodoro. Adatta anche con le uova ed insalate.
Le foglie vanno utilizzate secche. Nella cucina italiana viene utilizzato per la pizza, o per salse e sughi a base di pomodoro. Adatta anche con le uova ed insalate.
Pianta
erbacea di colore verde e rustica. Le foglie insaporiscono quasi
tutti i piatti della cucina mediterranea. Possiede infinite qualità
e proprietà, perché non si perdano sapore e benefici, la fine
ideale è a crudo, o in aggiunta sempre a fine cottura.
Rosmarino
Pianta
aromatica le sue foglie piccole resinose ed aghiformi. ideale per gli
arrosti di pesce, carne, patate, insalate. Sia fresca che essiccata:
i rametti freschi si possono lasciare essiccare in ombra, poi
togliere le foglie e riporle in recipienti di vetro o porcellana. Per
restituire l’aroma alle foglie essiccate sminuzzarle appena prima
dell’uso.
Pianta
aromatica che sprigiona un gradevolissimo profumo. Indicata per
aromatizzare ogni piatto, dalla pasta al riso. Si usa in tutti i
primi, secondi, contorni e insalate. Sapore caldo e bruciante.
Profumo gradevole e l’odore forte. Ideale nella selvaggina e
cacciagione stagionata che neutralizza l’effetto nocivo delle
tossine presenti. Si può utilizzare anche per la preparazione di
dolci e nei liquori.
Timo
Le
sue foglie sono molto piccole, ed esistono due varietà: l’erbuccia
ha un fusto elevato ed il serpillo, dalle foglie striscianti. Le
foglie secche sono ottime per insaporire minestre, salse, pesci e
carni arrosto. Ottimo condimento per preparare alcuni salumi.
La
pianta da cui viene ricavato lo zafferano è originaria dell’Asia
Minore. Oggi viene coltivata in molti paesi mediterranei. Aroma
forte, amarognolo, molto esotico.
Lo zafferano si
ottiene da una particolare varietà di croco, Crocus
sativus,
una pianta della famiglia delle Iridacee, del quale si utilizzano i
tre stimmi, la parte destinata a ricevere il polline, raccolti a mano
ed essiccati. Da
usare nei risotti, minestre, e per aromatizzare le salse, per i vini
aromatici.
L’aglio
è una pianta erbacea perenne di cui si conoscono circa 300 specie
differenti. In Italia ne crescono una trentina, ma le due varietà
più comuni sono l’aglio napoletano (giugno / settembre) e veneto
(febbraio / aprile).
La
coltivazione dell’aglio si estese dall’area egiziana a tutto il
bacino del Mediterraneo. Era già utilizzato dagli Egizi e dai
Sumeri, circa 4000 anni fa, sd è menzionato anche nella Bibbia
quando nell’Esodo se ne parla come: “il bene più prezioso
lasciato dagli Ebrei durante la fuga dall’Egitto”. Usato dai
popoli antichi soprattutto come farmaco o come prodotto da utilizzare
in riti magici, se ne trovano testimonianze in epoche diverse e
luoghi del mondo.
Scientificamente
l’aglio comune è classificato come “allium
sativum”.
L’efficacia
dell’allicina, il principio attivo dell’aglio, lo troviamo
nell’aglio fresco e crudo, diminuisce fortemente quando il bulbo
viene conservato o manipolato.
Oggi l’aglio si considera un punto di riferimento della cucina
moderna, dove può essere usato per tutte le pietanze, e della
medicina, viste le sue proprietà peculiari e benefiche.
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